CSTA Lo Scarabocchio

Descrizione:

 

Premessa

La Comunità terapeutica “Lo Scarabocchio” con sede a Desio, è parte integrante del Servizio di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione IRCSS San Gerardo dei Tintori di Monza. La struttura è inserita nella rete di servizi NPIA (ambulatoriali e ospedalieri) rispondendo al principio della continuità terapeutica.

Aperta nell’anno 1999 prende il suo nome “Scarabocchio” dal “Gioco dello scarabocchio (squiggle game)”, un metodo che D.W.Winnicott utilizzava nelle consultazioni terapeutiche per entrare in contatto con i piccoli pazienti grazie al materiale prodotto nell’atto del giocare nella sovrapposizione delle due aree di gioco del terapeuta e del paziente. È infatti al lavoro di Winnicott che la comunità si ispira e in particolare all’importanza vitale del contributo ambientale nella stabilità e nelle continuità delle cure, in grado di facilitare in termini umani e di crescita umana l’incontro con la realtà esterna. “È grazie alla continuità di disponibilità ambientale, e soltanto grazie a questa, che il nuovo essere umano può avere una continuità nella linea della propria vita, invece che una modalità di reazione all’imprevedibile e un continuo ricominciare”; riteniamo questo sia il presupposto fondamentale per la definizione e la conduzione del progetto terapeutico, finalizzato alla ripresa del processo evolutivo.

 

Utenza e posti letto

La comunità accoglie adolescenti di entrambi i sessi, di età compresa fra i 12 e i 18 anni (età massima di ammissione 17 anni compiuti), che presentano un grave disturbo psichico diagnosticato da un medico NPI del Sistema Sanitario Regionale. La struttura si rivolge a minori per i quali le cure ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali e ospedaliere non sono risultate sufficienti a rispondere ai loro bisogni globali di cura. La nostra struttura prevede l’accoglimento esclusivo di utenti con disturbi psichiatrici di complessità medio-alta e nello specifico: disturbo dello spettro schizofrenico, forme gravi dei disturbi dell’umore, dei disturbi d’ansia e di disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi di personalità, disturbi del comportamento alimentare. Nei disturbi della condotta, l’indicazione può sussistere a fronte di forme gravi e in comorbilità con altri disturbi e viene valutata con particolare attenzione.

La Comunità è accreditata per 8 posti letto a contratto di cui uno dedicato all’emergenza, come da DGR 7752/22, riservato alla pronta accoglienza di pazienti NPIA in condizione clinica di sub-acuzie (dimissioni da reparto ospedaliero, ingressi dal domicilio in situazioni per le quali il ricovero ospedaliero non sia più ritenuto appropriato) o con necessità di collocamento terapeutico d’urgenza disposto dai servizi istituzionali di tutela dei minori.

  Totali Modulo A Occupati Modulo B Occupati Liberi Periodo previsto per la prima dimissione Numero soggetti in lista d’attesa
N posti ordinari 7 7 0 0 giugno 2024 98
Posto per l’emergenza 1 1 0 0 aprile 2024 36

Ultimo aggiornamento 22/04/2024

L’utilizzo del posto NPIA per l'emergenza riveste carattere di assoluta transitorietà non potendo in nessun modo superare, per lo stesso paziente ed in occasione del medesimo episodio di cura, il tempo massimo di 90 giorni. Durante tale arco di tempo, l’ente gestore e la NPIA inviante provvedono a definire la prosecuzione del progetto terapeutico individuando nuova collocazione su posto ordinario.

 

Descrizione ambiente e collocazione

La comunità è organizzata come un ampio appartamento completo di due camere doppie, una camera tripla e una singola, soggiorno/sala da pranzo e studio, cucina, stanza educatori/infermieri. La struttura dispone di un ampio giardino perimetrale recintato che permette di svolgere attività all’aperto.

La struttura è collocata nelle vicinanze del centro storico di Desio, adiacente ad un parco pubblico, con facilità di accesso a negozi, biblioteca civica, luoghi di aggregazione, impianti sportivi, stazione dei treni e autobus, servizi scolastici e formativi di Desio e dei paesi/città limitrofi. L’Ospedale Pio XI di Desio è nelle immediate vicinanze della Comunità.

La struttura è facilmente raggiungibile con in automobile (SS36 o superstrada Milano - Meda - Lentate), con il treno (stazione FS di Desio 15 minuti a piedi) o l’autobus (fermata dei bus Comune di Desio a 5 minuti a piedi).

 

Modalità di funzionamento

La comunità offre un approccio terapeutico psicodinamico e riabilitativo rivolto sia al minore che alla coppia genitoriale con cui si avvia un percorso di sostegno e orientamento individualizzato finalizzato al miglioramento delle dinamiche familiari così da permettere, appena possibile, il rientro a casa del paziente, la prosecuzione delle cure quando necessario, in regime ambulatoriale, favorendo il reinserimento nel territorio di appartenenza.

Di seguito viene esposta la giornata tipo degli ospiti in Comunità:

DA LUNEDÌ A SABATO MATTINA

  • dalle ore 6:00 alle 07:00 sveglie dei ragazzi in base all’orario di frequenza scolastica o altri impegni ponendo attenzione alla fase di organizzazione e preparazione per l’uscita;

  • dalle Ore 7:15 accompagnamento dei ragazzi a scuola o agli stage/corsi formativi;

  • entro ore 9:30 sveglia dei pazienti rimasti in struttura per vari motivi (non frequentano la scuola o stage, indisposti/ammalati) con monitoraggio dell’igiene personale e della colazione; attività di supporto finalizzato allo studio o altre attività;

  • ore 12:00 – 13:30 accompagnamento di rientro dei ragazzi che escono da scuola;

  • ore 12:30 – 14:30 pranzo con assistenza degli operatori durante la consumazione del pasto;

  • ore 15:00 – 18:30 organizzazione del pomeriggio con interventi di supporto allo studio e ad altre attività all’interno della Comunità; accompagnamento degli ospiti ad attività extrascolastiche all’esterno della Comunità;

  • ore 17:00 merenda con assistenza degli operatori durante la consumazione;

  • ore 19:30 – 20:30 cena con assistenza degli operatori durante la consumazione del pasto;

  • ore 21:00 – 22:00 momento di svago, socializzazione e visione tv;

  • ore 22:00 – 22:30 igiene serale, preparazione alla messa a letto ed eventuale assistenza all’addormentamento; sorveglianza attiva notturna.

Durante la settimana, in giorni prestabiliti, sono previste attività di laboratorio in gruppo con la presenza degli operatori.

Il martedì pomeriggio si svolge una riunione organizzativa dei pazienti con il medico NPI e gli operatori in turno.

La terapia farmacologica viene somministrata dal personale infermieristico, secondo prescrizione medica.

La psicoterapia individuale, elemento essenziale del progetto terapeutico, viene offerta all’interno della comunità da personale specializzato nella cura dell’adolescente. Qualora la psicoterapia sia già in corso al momento dell’inserimento in Comunità, si garantisce la continuità della cura anche al di fuori del contesto comunitario.

Durante il fine settimana è possibile effettuare permessi per rientri a domicilio o visite dei familiari concordati con il referente clinico NPI della struttura e con il servizio NPIA inviante.

SABATO POMERIGGIO E DOMENICA

  • Organizzazione e svolgimento di attività ludico-ricreative e culturali con i ragazzi che permangono in comunità per il weekend;

  • Accoglienza dei minori che rientrano dal weekend di permesso a casa, svolgendo un colloquio di monitoraggio sull’andamento clinico a domicilio con i genitori e l’ospite;

Attività riabilitative e socializzanti

Le attività riabilitative e socializzanti prevedono delle aree di intervento su cui agire attraverso lavori individuali e di gruppo. Ogni attività viene progettata dall’équipe della Comunità al fine di proporre agli ospiti laboratori strutturati che lavorino su obiettivi ben precisi, definiti nel PTRI di ogni minore.

I laboratori organizzati in struttura sono:

  • Laboratorio musicale;

  • Laboratorio espressione corporea;

  • Laboratorio cura del sé;

  • Laboratorio cucina;

  • Laboratorio artistico-espressivo;

  • Laboratorio ricreativo-intrattenimento.

Vengono organizzate uscite in giornata all’esterno della comunità, sia come momento ludico che come attività strutturate socioculturali. Inoltre sono previsti dei soggiorni terapeutici di più giorni nel periodo primaverile e nel periodo estivo. Queste attività si svolgono sempre in presenza degli operatori della Comunità.

Tali attività hanno come obiettivo l’espressione di sé, attraverso il corpo, la parola e l’arte, dando ai ragazzi la possibilità di sperimentarsi in un contesto di socializzazione coi pari e di apprendere skills quotidiane.

Per ciascun minore sono previsti obiettivi inerenti ai percorsi scolastici e formativi. Viene posta quindi una elevata attenzione verso il mantenimento della frequenza scolastica o di tirocini formativi, non cambiando l’istituto già frequentato, se non eccessivamente distante dalla struttura e in relazione alle possibilità di trasporto. Per coloro i quali non frequentino regolarmente o non siano iscritti presso alcun istituto, l’équipe lavora con l’obiettivo di una ripresa formativa il più possibile adatta a ciascun ospite. Vengono organizzati periodici incontri di rete con le scuole e gli istituti formativi.

EQUIPE

  • Primario della Neuropsichiatria Infantile di Monza

  • Responsabile Neuropsichiatra infantile della CSTA e del CD

  • Coordinatrice CSTA e CD

  • Psicologa Psicoterapeuta

  • Assistente sociale

  • Educatori professionali e Terapisti della neuroriabilitazione psichiatrica

  • Infermieri

  • OSS

  • Personale addetto ai servizi

 

Ammissione e inserimento in comunità

Valutazione della domanda di inserimento e ammissione

  • Richiesta di inserimento

La richiesta di inserimento in Comunità viene inoltrata dai servizi di NPIA territoriali del sistema sanitario regionale del luogo di residenza dell’adolescente tramite mail. La domanda deve includere una relazione clinica con l’indicazione di un percorso residenziale terapeutico a favore del minore redatta dal medico neuropsichiatra infantile della NPIA territoriale di riferimento.

La richiesta viene esaminata da una mini-équipe multiprofessionale della Comunità al fine di valutare l’idoneità all’inserimento in Comunità. In seguito viene inviata una risposta via mail con disponibilità di accoglienza o inserimento in lista d’attesa o diniego.

  • Ammissione

Vengono effettuati colloqui preliminari all’inserimento che coinvolgono l’adolescente e la famiglia, oltre che il servizio inviante, solo quando l’accoglienza risulta possibile. Durante i colloqui preliminari, viene valutata l’appropriatezza dell’invio, in quanto potrebbero emergere elementi non segnalati nella relazione clinica tali da motivare un giudizio negativo all’inserimento.

Di seguito vengono riassunti i criteri di valutazione dell’idoneità all’ammissione:

  1. Il minore deve avere una età compresa tra i 12 e i 17 anni (età massima di ammissione 17 anni compiuti);

  2. Nella valutazione della idoneità viene presa in considerazione la diagnosi del minore e la compatibilità del quadro clinico con la tipologia del gruppo di ragazzi già inseriti;

  3. È considerata motivazione di diniego la disabilità grave;

  4. Presenza di un grave disturbo psichiatrico diagnosticato da un medico NPI;

  5. Grave compromissione del funzionamento personale e sociale;

  6. Inefficacia di tutti gli appropriati interventi a minore intensità assistenziale (ambulatoriale, domiciliare, semiresidenziale), inclusi quelli farmacologici;

  7. Necessità di interventi riabilitativo-terapeutici frequenti, intensivi, multipli e coordinati, e non solo di interventi educativi;

  8. Indicazione ad una più o meno prolungata discontinuità con il contesto di vita.

È necessaria la contemporanea presenza di tutti i criteri indicati, fatto salvo casi particolari, che, a seguito di una valutazione approfondita devono essere sostenuti da una dettagliata motivazione, ai fini dell’ingresso in comunità.

  • Inserimento in comunità

Il giorno dell’inserimento in Comunità, il medico N.P.I. accetta il nuovo ospite in struttura e provvede, in collaborazione con il personale infermieristico ed educativo, all’apertura della cartella clinica.

Il medico svolge un primo colloquio con l’ospite ed i familiari con la partecipazione dei un educatore/Terp.

 

Trattamento

Durante la degenza in CSTA vengono pianificati ed attuati interventi a carattere sia individuale che di gruppo. Il medico NPI e lo psicologo effettuano colloqui clinici con il minore e i familiari, programmati o al bisogno. Il medico inoltre imposta la terapia farmacologica e richiede eventuali procedure diagnostiche, ove necessario.

L’infermiere pianifica e realizza l’assistenza infermieristica, per la soddisfazione dei bisogni dei pazienti, condivisa con il medico NPI. Gli ED e i TeRP pianificano ed attuano interventi psicoeducativi per quanto riguarda le aree delle abilità di base e di autonomia, coerentemente con il PTRI.

A ogni degente vengono assegnati due operatori tra TeRP ed ED che saranno le figure di riferimento per l’ospite e l’équipe.

La Comunità svolge un costante lavoro di rete e collaborazione con la NPIA inviante e territoriale, con il servizio sociale e tutti gli enti coinvolti nel progetto. La prima verifica da parte dell’equipe interistituzionale avviene tra i 30 e 45 giorni dall’accoglienza. Le verifiche successive vengono definite di volta in volta con tempistiche non superiori a 4 mesi.

 

Incontri con i familiari

La famiglia del minore è un elemento fondamentale del percorso terapeutico: è considerata una risorsa e parte integrante del progetto riabilitativo, per cui è auspicabile un suo coinvolgimento, cercando di creare un rapporto di fiducia e collaborazione. In assenza di diverse indicazioni, come nel caso specifico di provvedimenti del TM, la continuità dei rapporti tra il minore e la sua famiglia vengono mantenuti fin dall’ingresso in struttura. I familiari di riferimento o l’Ente affidatario hanno a disposizione un contatto mail che viene visionato quotidianamente dagli operatori da lunedì a venerdì e un contatto telefonico della Comunità sempre attivo nelle ore diurne 7 giorni su 7 anche attraverso il servizio di messaggistica istantanea.

Il Medico NPI svolge colloqui periodici con i genitori o famigliari di riferimento, coadiuvato dagli operatori dell’équipe.

Durante il periodo di degenza al fine di favorire la continuità delle relazioni del minore con i famigliari, sono organizzati incontri periodici con questi ultimi all’interno o all’esterno della comunità, in presenza o meno di un operatore, in base a valutazione dei singoli casi o a disposizioni del TM.

 

Dimissioni

Le dimissioni vengono concordate con il minore, la famiglia e i servizi invianti non appena possibile il reinserimento e il proseguimento del percorso terapeutico sul territorio; vengono comunicate almeno 3 mesi prima e non oltre 50 giorni precedenti l’uscita dalla struttura (cfr. DGR 7752/22). Inoltre è prevista la dimissione con il raggiungimento della maggiore età.

La comunità può dimettere per mancata adesione al progetto terapeutico concordato e condotte non gestibili all’interno della comunità.

L’équipe della CSTA pone molta attenzione alla prosecuzione delle cure alla dimissione. Fondamentale è la prosecuzione della presa in carico con la NPIA inviante o il passaggio al CPS di competenza territoriale se i pazienti dimessi sono maggiorenni. In questo senso, sono organizzati preliminarmente incontri di rete periodici con il servizio territoriale NPIA oltre che con gli altri Servizi coinvolti nel progetto.

CSTA Lo Scarabocchio

Via Gabellini 22, Desio
Note:

Coord. Infermieristica 039 233 7556

Coord. CSTA e CD 039 233 7525

Assistente sociale 039 233 7591

e-mail scarabocchio@irccs-sangerardo.it

Responsabile della pubblicazione: Redazione

Ultimo aggiornamento: 22/04/2024