Entero-Risonanza Magnetica
Entero RM
L’entero-RM è uno strumento indispensabile per lo studio delle anse intestinali, permettendo di studiare in particolare l’intestino tenue, un distretto anatomico non accessibile con altre tipologie d’indagine (gastroscopia o colonscopia) e delle sue pareti.
Insieme con l’entero-TC, l’entero-RM è l’esame migliore per diagnosticare e valutare l’andamento nel tempo delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), tra le quali il Morbo di Crohn.
La Risonanza Magnetica (RM) è una metodica diagnostica non invasiva e sicura che fornisce immagini di alta qualità di organi o di strutture corporee mediante l’utilizzo di campi magnetici.
La preparazione all’entero-RM richiede adeguati tempi per la preparazione, per questo motivo è indispensabile che il paziente si presenti nella sala d’attesa della risonanza almeno un’ora prima dell’orario indicato sull’appuntamento.
L’infermiere ritirerà e consegnerà al medico l’impegnativa, il questionario anamnestico preliminare e il consenso da lei compilati e firmati, oltre all’esito della creatininemia che deve essere effettuato entro 30 giorni prima della risonanza per verificare la normale funzionalità renale.
Inoltre, l’infermiere ritirerà e consegnerà al radiologo eventuali risonanze o TAC da lei effettuate in precedenza in altri ospedali, se inerenti all’esame che dovrà effettuare. Gli esami consegnati saranno restituiti al termine della risonanza.
L’infermiere, in fase di accettazione, chiederà l’eventuale stato di gravidanza, se è stato effettuato il digiuno da almeno 5 ore, il peso e eventuali allergie a farmaci o mezzo di contrasto (gadolinio) impiegato in risonanza.
In caso di precedente allergia al gadolinio, verrà richiesta la profilassi alle reazioni allergiche che dovrà effettuare prima della risonanza secondo lo schema che trova a questo link.
L’infermiere provvederà a reperire un accesso venoso periferico o alla verifica della compatibilità e del funzionamento di accessi vascolari eventualmente già presenti (picc, midline).
L’accesso venoso è indispensabile per la somministrazione del mezzo di contrasto e dell’eventuale terapia farmacologica prescritta dal radiologo per ridurre la peristalsi intestinale ed i conseguenti artefatti da movimento che interferiscono con l’esecuzione della risonanza. L’accesso venoso posizionato dall’infermiere sarà rimosso al termine della risonanza, dopo aver monitorato l’eventuale comparsa di reazioni allergiche e aver valutato le condizioni del paziente.
In caso di presenza di picc e midline, si provvederà al lavaggio tramite soluzione fisiologica del lume utilizzato dopo la somministrazione del mezzo di contrasto.
Un’ora prima dell’entero-RM sarà necessario bere un farmaco diluito nell’acqua, secondo le modalità e le tempistiche concordate con il radiologo. Il farmaco, appositamente preparato dall’infermiere, garantisce la distensione delle anse intestinali.
La fase di preparazione alla risonanza avverrà in un ambiente riservato e la sua privacy sarà assicurata anche durante e dopo l’esame.
Prima di accedere all’interno della sala magnete occorre togliere tutto ciò che è metallico e ferromagnetico: gioielli, reggiseno, piercing, fermagli per capelli, cinture, occhiali, orologio, apparecchi per l'udito, protesi dentarie mobili, busti...
All’interno della risonanza magnetica questi oggetti potrebbero scaldarsi o dislocarsi, risultando così pericolosi sia per se stessi che per il personale presente, oppure interferire con l'acquisizione delle immagini. Inoltre, non si possono portare nel macchinario cellulari, carte di credito o altre tessere magnetiche. Negli spogliatoi ad uso dell’utenza sono presenti casseforti a disposizione per la protezione dei propri beni personali.
Per praticità verrà richiesto di indossare un camice di cotone al posto dei vestiti, evitando così di entrare nel macchinario con indumenti che possano contenere comunque metallo (per esempio con ganci o chiusure metalliche che la persona si dimentica di avere).
Il paziente una volta preparato, viene invitato a stendersi su un lettino, che attraverso un comando elettronico scorrerà fino a posizionarsi all’interno del magnete fatto a forma di tunnel. La parte da esaminare dovrà trovarsi il più possibile vicino al centro del magnete. Potranno essere posizionati sulla superficie esterna del corpo elementi sagomati, le cosiddette "bobine" (fasce, caschetto, cuscini rigidi ecc.) in modo da adattarsi bene alla regione anatomica da studiare e indispensabili all’esecuzione dell’esame. Questi elementi permetteranno la creazione di immagini digitali anatomiche dell’area del corpo scansionata.
Occorre inoltre sapere che l’esame è alquanto rumoroso e il macchinario può dare un senso di chiusura. A protezione dei rumori prodotti dalla macchina, vengono forniti degli appositi auricolari o cuffie. Si possono mettere in atto alcuni accorgimenti da valutare con il medico radiologo nel caso di effettiva claustrofobia.
Al paziente non è richiesta alcuna forma di collaborazione, se non quella di rilassarsi, di evitare qualsiasi movimento, di mantenere una respirazione molto leggera, di cercare di non tossire o starnutire. Evitare che braccia e gambe si tocchino in modo da formare dei circuiti chiusi (rischio di bruciature). È possibile avvertire il personale di eventuali disagi o malessere tramite un apposito campanello. Le apparecchiature sono infatti dotate di altoparlanti e di microfoni per comunicare con il medico o con il personale tecnico.
Le scansioni richiedono un tempo variabile, durante il quale il soggetto deve comunque rimanere fermo nonostante il rumore generato dall’apparecchiatura. L’esame è assolutamente indolore e privo di qualsiasi invasività (salvo l’eventuale necessità di iniezione del mezzo di contrasto endovenoso o introduzione di gel nello studio della pelvi femminile).
Per evitare immagini “sfocate” o distorte è fondamentale tenere la parte del corpo in esame assolutamente ferma per tutta la durata dell’acquisizione, finché il tecnico non comunica la fine.
L’acquisizione delle immagini è gestita da un computer situato all’esterno della sala magnete per tenerlo lontano dalle interferenze del campo magnetico, controllato dal tecnico di radiologia dalla sala comandi posta in stretta vicinanza alla sala magnete dove è possibile costantemente sorvegliare il paziente e l’andamento dell’esame, pronto ad intervenire in caso di necessità.
Nel corso dell'esame può essere normale avvertire un senso di riscaldamento in alcune parti del corpo; è possibile anche che il campo magnetico generato dalla macchina provochi la contrazione involontaria o la sensazione di pulsazione in alcuni muscoli in varie parti del corpo: questi effetti non devono preoccupare, se diventano troppo fastidiosi è consigliabile avvertire l’operatore.
Può essere permesso ad una persona o familiare di rimanere con il paziente durante l’intero esame: per esempio nel caso di bambini possono avere un genitore accanto. Anche all’accompagnatore verrà domandato se è portatore di pacemaker o altro oggetto metallico e dovrà inoltre adeguarsi alle stesse linee guida del paziente relativamente a vestiti e rimozione di oggetti metallici.
PRENOTAZIONE
Prima della prenotazione, in caso di dubbi, è possibile visitare la Risonanza Magnetica (piano terra settore B) dal lunedi al venerdi dalle h.8.00 alle h.15.30 senza appuntamento. Il personale presente sarà disponibile per ogni chiarimento.
Prenotazioni presso il CUP della Palazzina Accoglienza prelevando il ticket al totem posto all’ingresso. Il CUP è aperto dal lunedi al venerdi dalle h.07.30 alle h.16.00 (ultimo ticket totem ore 15.45).
Si rende noto che per evitare l’attesa è possibile prenotare il posto allo sportello tramite il sito https://prenota.zerocoda.it
Al CUP bisogna presentare l’impegnativa, la tessera sanitaria e la documentazione relativa all’eventuale presenza di pacemaker o defibrillatore. In caso di presenza dei dispositivi medici in questione, vi saranno date le indicazioni per presentarvi in Elettrofisiologia.
RITIRO REFERTI
I referti si possono ritirare presso l’Info Point in Palazzina Accoglienza (aperto tutti i giorni dalle h. 7.00 alle h. 20.30). La data del ritiro referti è indicata sul foglio dell’appuntamento.