Terapia con tossina botulinica
La terapia dell'iperidrosi con tossina botulinica
La tossina botulinica è utilizzata da alcuni anni con buoni risultati nel trattamento dell’iperidrosi primaria e in particolare dell’iperidrosi ascellare.
La procedura terapeutica consiste nell’iniezione topica della tossina del batterio Clostridium Botulinum, la quale provoca un blocco a livello delle sinapsi (interfaccia ghiandola sudoripara e sistema nervoso autonomo), controllando così l’effetto stimolante conseguente al rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina.
La tossina, che non ha controindicazioni né effetti collaterali, viene iniettata ambulatorialmente sottocute mediante micro-iniezioni distanziate di circa 1,5 cm a livello del cavo ascellare o del palmo della mano o della pianta dei piedi. In base alle caratteristiche del soggetto, e secondo le linee guida vigenti, è prevista la somministrazione di 50/100 U.I. del farmaco per singolo distretto corporeo trattato.
Mentre per il trattamento dell’ascella non è necessaria alcuna anestesia, per il palmo delle mani e per la pianta del piede è preferibile l’utilizzo di una lieve anestesia locale dei nervi mediano e ulnare al polso e tibiale posteriore a livello del malleolo interno della caviglia.
L’efficacia del trattamento è variabile a seconda della sede trattata; son descritte una durata di 6-8 mesi nell’iperidrosi ascellare e di 4-6 mesi nell’iperidrosi palmare e plantare.
CHE COS' È LA TOSSINA BOTULINICA?
La tossina botulinica (TB) è una proteina che viene prodotta in natura da alcuni batteri. Da oltre 20 anni la tossina botulinica è utilizzata per il trattamento di tutte quelle patologie, neurologiche e non, in cui vi è una eccessiva attività muscolare e, dagli anni '90, nelle forme di iperattività ghiandolari salivari e sudoripare. Questo farmaco infatti blocca la conduzione degli impulsi nervosi ai muscoli con un effetto di rilassamento di muscoli iper-contratti. Se iniettato sottocute, determina un blocco delle ghiandole sudoripare. Recentemente, la tossina botulinica ha ricevuto anche l’indicazione per il trattamento di alcuni disturbi vescicali, quali la vescica iperattiva e l’incontinenza neurologica da lesioni del midollo spinale o dovuta a Sclerosi Multipla.
PROCEDURA
Il trattamento, che può essere eseguito a livello ascellare, palmare o plantare, isolatamente o in variabile associazione, prevede:
- Anestesia: nessuna (se necessita lidocaina s.c. locale)
- Durata: 15/20 minuti per ciascuna zona trattata
- Procedura: 10 – 20 inoculi in ciascuna regione (cavo ascellare, palmo, pianta)
Condizioni post-trattamento
Modesto gonfiore delle parti trattate per 3-5 ore.
In rari casi piccoli lividi nei siti di iniezione.
Torpore per alcune ore a livello di mani e piedi.
Possibili complicazioni
Nessun rischio per la salute.
Possibili lividi e dolenzia nei siti di iniezione per alcuni giorni.
EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI
Dopo il trattamento è possibile tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane. Si possono presentare un leggero gonfiore nel territorio di inoculazione e/o un senso di intorpidimento. In particolare potrebbe verificarsi una leggera e transitoria perdita di forza se il trattamento riguarda le mani. Durante le iniezioni si può avvertire un senso di bruciore nella zona interessata per le infiltrazioni e può esserci la comparsa di piccoli ematomi.
Anche effetti collaterali che potrebbero comparire tipo nausea o emicrania, tendono a scomparire nel giro di poche ore.
Questo tipo di trattamento è controindicato a chi si trova in stato di gravidanza (da dichiarare all'atto del trattamento), in fase di allattamento e ai soggetti allergici alla somministrazione di albumina.